Tramonto lungo il BundRientriamo verso il centro passeggiando lungo il Bund al tramonto. Senza parole. Rosa Abiti mandarini!Dopo pranzo (ebbene sì, dopo la colazione a base di ravioli non ci siamo fatti mancare il pranzo nella via gastronomica di Huanghe Road, a due passi da Piazza del Popolo) siamo volati all’appuntamento fissato ieri al mercato dei tessuti, e… ecco ad aspettarci i nostri sfavillanti abiti mandarini! Rosa Centro esibizioni del piano urbanistico di ShanghaiL’unico museo che abbiamo deciso di visitare a Shanghai è il museo su Shanghai stessa: la mostra del suo piano urbanistico, passato, presente e futuro. Non possiamo rendere sul blog l’emozione del volo virtuale attraverso le vie, le piazze, i palazzi: una proiezione a 360 gradi, che dà davvero la sensazione di volare! Rosa Quartieri specializzatiAbbiamo notato che a Shanghai le attività commerciali di un quartiere sembrano essere omogenee tra loro. Per esempio ieri nella Concessione francese abbiamo visto moltissimi barbieri. Nella parte di Fuzhou Road che sta tra il nostro albergo e Piazza del Popolo, invece, abbondano le librerie, di ogni specializzazione e dimensione. Abbiamo visitato una libreria piccola e una gigantesca, che sembrava la libreria Edison in piazza della Repubblica a Firenze – solo che un sacco di ragazzi stanno seduti negli angoli a leggere libri. Rosa Come a LuxorCercando un posto per fare colazione abbiamo trovato un locale incredibilmente simile al nostro ristorantino preferito a Luxor! Rosa XintiandiXintiandi è una piccola, deliziosa area commerciale che sorge nel quartiere della Concessione francese. Si tratta di due isolati dove le abitazioni tradizionali shanghaiesi con cortile a due piani, le shikumen, sono state ristrutturate e adattate a ospitare piccoli ristoranti, boutique e negozi di lusso. In mezzo a tutto ciò, oltre a un interessante museo sull’arredamento di queste case tradizionali, per ironia della sorte si trova il luogo dove fu fondato nel 1921 il Partito Comunista Cinese. L’operazione commerciale è stata così accurata che l’atmosfera che si respira è fondamentalmente di autenticità, nonostante sia un po’ superiore alla media degli altri quartieri centrali della città sia la presenza di occidentali (comunque sempre molto bassa) che la densità di giovani vestiti con una raffinatezza preoccupante. Mi immagino che si tratti proprio del quartiere della cui costruzione si parla nel libro di Qiu Xiaolong, Quando il rosso è nero. Chen, il protagonista, onesto ispettore di polizia, poeta e gourmet, appassionato di lingua inglese, è tormentato da sentimenti contrastanti quando gli viene proposto da un ricchissimo conoscente di tradurre in inglese, per una cifra esorbitante, il progetto di un centro commerciale “ispirato alle piazze di Roma”, in cui la tradizione shanghaiese diventerà moda e attrarrà i nuovi ricchi cinesi. Rosa |