Preparazione!!I preparativi per il viaggio sono già avanzati: abbiamo un itinerario e oggi ho cominciato il blog… mancano meno di 50 giorni alla partenza! rosa
Under cina
Dettaglila primavera sta arrivando – perfino in olanda! ho scattato questa foto a rotterdam martedì scorso, nel parco dietro all’ospedale punteggiato di narcisi. qui a pisa, poi, la temperatura sale di giorno in giorno e nella piazza sotto casa gli alberi stanno mettendo i germogli. ora che mancano pochi giorni alla partenza le mie fantasie sulla cina si focalizzano su dettagli pratici: dopo che da mesi (anni, in realtà) mi faccio grandi domande sulla società, sulla storia, sull’economia, sulla politica, sulla letteratura, sull’arte, sulla tradizione culinaria… ora passo il tempo a chiedermi: ma andrà bene se mi porto solo la giacca azzurra leggera o dovrò portarmi anche il cappotto rosso? rosa
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Attesa
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Pulizie di primaveraLa prima giornata a Shanghai è stata impiegata essenzialmente per smaltire il jet leg. Guochen, giocatore di go cinese che vive a Boston e che abbiamo conosciuto via internet nei mesi scorsi, ci ha guidato attraverso una serie di mansioni che richiedevano expertise linguistica, per esempio: orientarci attraverso le tariffe, i regolamenti e gli impiegati di China Mobile per riuscire a ottenere internet sul nostro telefono. Dopo l’avventura di ieri con Alitalia a Fiumicino il tentativo di ottenere risultati costruttivi da un’impiegata cinese ci ha fatto davvero sentire a casa – cioè piuttosto esasperati. Ma come Silvia per il biglietto aereo così Guochen per la scheda telefonica ci ha permesso di rimanere lucidi e vedere alla fine la soluzione. La passeggiata per Shanghai con la guida di Guochen mi ha stimolato anche altre analogie con l’Italia, più dolci. Come in Europa anche qui sta arrivando la primavera e oggi era davvero una giornata magnifica. Nei cortili delle case popolari che si intravvedono tuttora tra gli alti edifici dello scintillante centro di Shanghai i vecchietti siedono a chiacchierare prendendo il sole. Pendenti dai balconi e dai fili da bucato, gli abiti e le coperte invernali annunciano che alle stanze viene finalmente data aria dopo l’inverno, e mi fanno pensare che siano in corso grandi pulizia di primavera. Rosa Chris e JessieNei mesi passsati il nostro desiderio di parlare con il maggior numero di persone possible qui in Cina era tale che parlavamo del viaggio a tutti, nella speranza di procurarci dei contatti. David, il nostro vicino di casa, ci ha messi in contatto con il suo lontano cugino Chris, un australiano discendente di italiani che vive a Shanghai con la moglie cinese: perfetto! Chris espone senza esitazione un’interpretazione semplice della crisi europea: “Gli europei fanno troppe vacanze. Gli americani un po’ meno, e qui si lavora davvero.” Jessie annuisce, come di fronte a una verità evidente. Mi viene in mente la visita di Mario Monti in Cina in questi giorni e penso che, magari con qualche fioretto accademico, ha lo stesso parere dei nostri amici italo-sino-australiani. Chris e Jessie sono, come prevedibile, simpaticissimi. Chiedo a Jessie consiglio su dove acquistare un quipao, l’abito tradizionale di foggia mandarina, e lei mi raccomanda di visitare il mercato della seta: possiamo farci fare in due giorni degli abiti su misura con un tessuto di qualità, a prezzi non paragonabili con quelli dei negozi del centro. Concludiamo la serata parlando della barriera linguistica che sta incontrando Chris con il cinese. Io osservo che un bambino avrebbe molte meno difficoltà di lui, sorridono ed emergono i loro progetti per un prossimo futuro: Jessie mi dice che, avendo lei sposato un occidentale, le politiche fiscali per il figlio unico non si applicano alla loro futura famiglia 🙂 Rosa Jazz pubIn omaggio alla tradizione internazonale di Shanghai abbiamo dato appuntamento a Chris nel famoso jazz club che si trova di fronte al nostro albergo. Entrando mi è sembrato di rivedere locali simili che ho visitato in giro per il mondo: il (compianto) Dottor Jazz di Pisa, il Mama Africa a Cape Town, il Dizzy a Rotterdam. L’emozione del luogo è stata intensa – un po’ meno gradevole il fatto che anche il menù fosse lo stesso che avremmo potuto incontrare in qualsiasi altra parte del pianeta. Rosa Il mercato dei tessutiSeguendo il consiglio di Jessie, stamani dopo aver trovato un posto spettacolare dove fare colazione (vedi la galleria del cibo odierna) siamo andati al mercato dei tessuti, un gruppo di edifici che si trovano a sud del Bund, il frammento del lungofiume che costituisce il cuore di Shanghai. Sono edifici a 3-4 piani, ciascuno dei quali è stipato di minuscoli negozietti, dove commesse solerti invitano a scegliere la stoffa. Jessie era stata categorica nei suoi consigli su come negoziare il prezzo: non superare i 300 CNY per ogni vestito confezionato, e soprattutto non lasciare una caparra troppo alta, per non correre il rischio che, ripagato il valore della stoffa, la negoziante decida di non farconfezionare l’abito affatto, o di farlo confezionare a un sarto di scarso valore. Il consiglio di Chris è stato più strategico: adottare la tecnica “del poliziotto buono e del poliziotto cattivo”. L’idea era che fossi io il poliziotto cattivo, vista la bontà intrinseca di Mau; ma di fronte alle stoffe e alle ragazze estasiate è risultato naturale rigirare i ruoli, e quando la signora ha proclamato che il suo ultimo prezzo era superiore alla cifra che ci aveva raccomandato Jessie, io ho sussurrato con aria sconsolata: “Oh, signora, ha ragione, ma, sa, mio marito…” e la trattativa è andata in porto. Nello scegliere tra i rotoli di broccato di seta io ho pensato che un abito così sarebbe perfetto per la cerimonia di dottorato di Preciosa… ma a maggio a Rotterdam fa ancora un po’ freddo: ci vuole per forza anche un giacchetto… secondo Maurizio la signora ha approfittato dell’extra per rifarsi un po’ del mancato guadagno sui vestiti 😉 Ci siamo fatte prendere le misure tutte e tre e la signora ha preso scrupolosamente nota delle nostre indicazioni riguardo a colletto, maniche e lunghezza. L’appuntamento per la prova è domani pomeriggio, non vediamo l’ora! 😀 Rosa |