La scuola elementare di Majia

On 9 aprile 2012 · Commenti disabilitati su La scuola elementare di Majia

Nel tardo pomeriggio abbiamo visitato un’altra scuola. Abbiamo così potuto vedere gli insegnanti vivere nella scuola fuori dall’orario di lezione. Ci hanno fatto vedere i loro appartamenti personali, numerati, che hanno la stessa struttura delle camere in cui siamo stati ospitati in questi giorni, con possibilità di cucinare.

Abbiamo chiesto se ci vivono con le loro famiglie e ci hanno risposto che potrebbero ma la maggior parte di loro abita a Longxi e vi rientra per il weekend. Ci hanno accompagnato poi a vedere un’aula.

Anche qui i banchi non sono molto numerosi. Ci hanno detto che la scuola è una primaria con sei classi e solo settanta alunni in tutto. Sfogliando un quaderno di matematica di quinta elementare e ho dimostrato di essere molto incuriosito, si è allora presentato l’insegnante di matematica e Maurizio ed io gli abbiamo spiegato che anche noi insegnamo matematica in Italia.

Poiché sfogliando il quaderno ero stato colpito dal fatto che vi si trovassero esercizi sulle equazioni di primo grado, argomento che in Italia si insegna in terza media, ne ho approfittato per fare un confronto fra gli argomenti insegnati in Italia e in Cina. Il simbolismo usato e gli argomenti trattati sono identici ma in Cina sono mediamente insegnati con due o tre anni di anticipo. Per esempio le addizioni fra frazioni sono insegnate in terza elementare, le moltiplicazioni, le divisioni e le espressioni con le parentesi in quarta, l’insieme dei numeri interi relativi in quarta, le operazioni fra numeri relativi in settima (la nostra seconda media), le equazioni, le formule per i volumi, gli sviluppi piani del cubo in quinta. Qualcuno ha commentato: «adesso capisco perché i cinesi sono cosi brillanti in matematica!»

Per capirci, abbiamo naturalmente utilizzato la lavagna con l’aiuto di un po’ di inglese e naturalmente di Paolo. Alla fine ci siamo salutati con le usuali foto di gruppo, in quest’occasione, vedendoli tutti insieme, ho notato che, come nella scuola visitata la mattina, la grande maggioranza degli insegnanti sono maschi (sei su sette), all’opposto che in Italia.

Minimo

Under cina, gansu

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